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UN ANNO DI BORSA

Ultimo Aggiornamento: 29/12/2007 11:06
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Città: PESCO SANNITA
Età: 38
Sesso: Maschile
29/12/2007 11:06

Bilancio 2007
Una Borsa dominata dalle banche non poteva che rifletterne i tentennamenti. Così dei grandi mercati azionari internazionali, Piazza Affari è stata l'unica, in compagnia del Kabutocho, ad archiviare il 2007 con un ribasso degli indici: -7% per Milano (S&P-Mib), -11% per Tokyo. "Colpa" dei titoli finanziari che rappresentano quasi il 45% del listino (contro il 30% degli industriali e il 25% dei servizi), sebbene non sia certo nella Penisola l'epicentro della crisi dei subprime che a partire da agosto ha tagliato le gambe alla corsa delle quotazioni. Da fine 2002 il saldo è ancora positivo del 67%, ma il 2007 ha interrotto la serie positiva che negli ultimi quattro anni aveva regalato performance a due cifre.
A soffrire sono state soprattutto le società di piccola-media capitalizzazione, anche quelle con ottimi fondamentali: il Midex, l'indice delle medio-grandi, risulta infatti arretrato di oltre il 14%; mentre lo Star (le Pmi con requisiti d'eccellenza) ha ceduto il 16%. Da una parte le small-mid cap hanno sofferto per lo spostamento degli investitori sui titoli più liquidi, dall'altra proprio le società di minori dimensioni offrivano le migliori occasioni di prese di profitto.
Tuttavia nell'anno in cui Borsa italiana ha deciso la storica alleanza con Londra, gli indicatori di efficienza del mercato non hanno deluso. Dati meno appariscenti delle performance, ma non meno importanti per gli investitori. Come la turnover velocity (il rapporto tra controvalore degli scambi e capitalizzazione di Borsa), che misura la liquidità e l'efficienza del mercato, dove Piazza Affari ha saputo conquistare la leadership continentale.


La classifica

Dei 375 titoli azionari quotati a fine anno, 90 (il 24%) hanno evidenziato performance superiori al 2,5%, 210 (il 56%) negative per oltre il 2,5%. In assoluto, il rialzo più spettacolare è stato quello di Acotel (+341%), seguita da Basicnet (+120%) e Kerself (+111%). Maglia nera per Italease che ha lasciato sul campo il 74,4%, tallonata da Cell Therapeutics in ribasso del 74,3% e seguita da Pininfarina (-62,8%).
Tra le blue chip dell'S&P-Mib, il podio spetta invece a Saipem (+38,5%), Aem (+23,2%) e Fiat (+21,3%). In coda, tra i titoli presenti nel paniere per l'intero anno, Fastweb (-42%), Seat (-40%) e Italcementi (-32%).
Nell'anno 130 sedute si sono chiuse in rialzo, due invariate, 119 in ribasso. Il mese con la miglior performance è stato aprile (+4,5%), quello con la peggiore novembre (-5,3%).


La capitalizzazione

Borsa italiana resta al sesto posto per capitalizzazione delle società quotate con 731 miliardi di euro. In rapporto al Pil, a causa del calo delle quotazioni, il peso si è ridotto passando dal 52,8% dell'anno scorso al 47,8%. Tuttavia il listino si è allungato di 32 nuovi nomi, raggiungendo con 344 società quotate il record storico per il mercato italiano. Delle 32 Ipo, 30 hanno riguardato imprese di piccole e medie dimensioni. Le revoche sono state 14, in sei casi per la conclusione di offerte pubbliche d'acquisto.


Gli scambi

Record storico anche per gli scambi, sia in termini di contratti che di controvalore: il totale ha raggiunto 1.572 miliardi di euro (+39%, in crescita per il quinto anno consecutivo), con una media giornaliera di 6,26 miliardi. L'afterhours, con 47 milioni di euro trattati al giorno, ha pure raggiunto nuovi massimi. E forte crescita (+84%) ha registrato il segmento degli Etf, confermandosi al primo posto in Europa per scambi telematici.


I derivati

Nel corso dell'anno sull'Idem, il mercato dei derivati, sono stati scambiati 37,1 milioni di contratti standard, per un controvalore nozionale di 1.560 miliardi (+32%). La media giornaliera di contratti standard è passata da 124.434 a 147.730 unità (+18,7%), nuovo massimo storico.


Collocamenti e Opa

Nel 2007 le società hanno raccolto in Borsa – tramite collocamenti o offerte iniziali – 8,4 miliardi, di cui 4,4 miliardi relativi a Ipo (1,4 miliardi attraverso emissione di nuove azioni e 3 miliardi in vendita). Le Opa sono state in tutto 22, per un controvalore di 5,6 miliardi (7,1 nel 2006). L'offerta di maggiori dimensioni è stata quella di Swisscom su Fastweb (3 miliardi).
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